‘La manomissione delle parole’, di Gianrico Carofiglio

Pubblicato il 1 Febbraio 2019 alle 8:05 0 Commenti

Lo sapete, da qualche mese pubblichiamo una volta alla settimana un libro che ci ha colpito e che secondo noi merita di stare nella biblioteca di un traduttore. Se li avete già letti, mettete pure la vostra recensione nei commenti qui sotto, saranno utili a chi capiterà su queste pagine.

Oggi vi proponiamo ‘La manomissione delle parole’, di Gianrico Carofiglio

Le parole servono a comunicare e raccontare storie. Ma anche a produrre trasformazioni e cambiare la realtà. Quando se ne fa un uso sciatto e inconsapevole o se ne manipolano deliberatamente i significati, l’effetto è il logoramento e la perdita di senso. Se questo accade, è necessario sottoporre le parole a una manutenzione attenta, ripristinare la loro forza originaria, renderle di nuovo aderenti alle cose. In questo libro, atipico e sorprendente, Gianrico Carofiglio riflette sulle lingue del potere e della sopraffazione, e si dedica al recupero di cinque parole chiave del lessico civile: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, legate fra loro in un itinerario concettuale ricco di suggestioni. Il rigore dell’indagine – letteraria, politica ed etica – si combina con il gusto anarchico degli sconfinamenti e degli accostamenti inattesi: Aristotele e don Milani, Cicerone e Primo Levi, Dante e Bob Marley, fino alle pagine esemplari della nostra Costituzione. Ne derivano una lettura emozionante, una prospettiva nuova per osservare il nostro mondo. Chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario, dichiarava Rosa Luxemburg ormai un secolo fa. Ripensare il linguaggio, oggi, significa immaginare una nuova forma di vita.

✍️ Questo il link al libro e qui una delle tante recensioni che potete trovare in rete.


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