Considera il dodo: strategie antiestinzione per traduttori | doppioverso
Pubblicato il 18 Maggio 2021 alle 21:27 0 Commenti
Uno degli articoli più amati del sito delle doppioverso (non più on line). Volete leggerli tutti? Accomodatevi… li stiamo ripubblicando a mano a mano sul nostro blog, in una rubrica dedicata!
Quando abbiamo inaugurato il nostro sito, noi di doppioverso ci siamo fatte una promessa solenne: ci siamo guardate dritto dritto negli occhi e abbiamo giurato che, nonostante i rispettivi caratteri tendenti al nevrotico e la propensione a scrivere sbrodolamenti ombelicali in stile splinderiano, in questo luogo-non-luogo non avremmo mai fatto polemica.
Doppioverso, abbiamo stabilito, sarebbe stato il nostro morbido gattino virtuale, uno spazio in cui ridere, condividere e raccontare, che di posti dove si fa a gara a chi grida più forte è già pieno il mondo (e il Web). Però oggi, se non vi scoccia, vogliamo dedicare un quarto d’ora del nostro e del vostro tempo a dirvi perché secondo noi se continuiamo a comportarci come stiamo facendo negli ultimi anni noi traduttori (editoriali soprattutto) rischiamo davvero di fare la fine dei dodo.
Seguiteci, è una storia interessante.
Un breve cappello introduttivo
il dodo, come molti di voi sapranno, era un mastodontico uccellone delle isole Mauritius, dal becco simpatico e dal corpo pesante, con delle ali piccolissime che non gli consentivano di volare. Probabilmente volare non gli serviva nemmeno (a che pro, se vivi nel paradiso terrestre?) finché un bel giorno del 1599 non lo scoprì un ammiraglio della marina olandese, giunto lì per colonizzare l’isola, e decise di cacciarlo. A quel punto però, ahimè, il dodo non aveva più il tempo di adattarsi e imparare a volare. Lungo la “rotta delle Indie” il suo habitat divenne un passaggio quasi obbligato per le navi, e lui una fin troppo facile preda per i marinai.
Successivamente l’isola divenne una colonia penale, e oltre ai detenuti vi furono portati diversi animali (perlopiù maiali e ratti), che si moltiplicarono rapidamente. Il cibo per loro più facile da trovare erano le uova di dodo (un uovo per covata. Come vedete non era creatura da sprecarsi neanche nella porchitudine, il povero dodo). Così, senza troppo clamore, lo sfortunato uccello si estinse: nel 1681, ad appena 82 anni dalla sua scoperta, non ne esisteva più nemmeno un esemplare.
Cosa c’entra tutta questa premessa con la nostra professione? direte voi.
Beh, secondo noi c’entra parecchio, e ora vi spieghiamo perché.
Una delle cose che ci capita di dire più spesso quando qualche aspirante traduttore ci chiede come intraprendere la professione, è che prima ancora di iniziare deve avere il coraggio di guardare in faccia la realtà: il nostro mercato è tragicamente in crisi. Il che è innegabile; come è innegabile che di fronte a questa crisi noi traduttori ci stiamo ponendo, a volte, in maniera un tantino scomposta e reazionaria.
Abbiamo l’impressione, sempre più spesso, che molti traduttori trovino difficile, quasi straziante, abbandonare l’immagine di sé che hanno cullato per decenni: quella di hobbisti della parola, di creature romantiche avvoltolate in un plaid sul divano con un gatto sulle ginocchia e un libro in mano. Come un dodo che rimanga a terra a farsi catturare, perché evoluzionisticamente incapace di spiccare il volo.
Le ragioni di quell’attaccamento sono molteplici e in parte comprensibili: è facile cedere alla tentazione di sentirsi, facendo i traduttori, “intellettuali”. O guru. O mentori. O creature eteree perse nell’iperuranio dei propri sogni letterari. È facile pensare di non aver bisogno di aprirsi a nuove sfide, di valutare nuove prospettive. Ma in verità il nostro, fondamentalmente, è un lavoro come un altro. Noi manovalanza della cultura, noi artigiani della parola, o comunque ci vogliate chiamare, facciamo quel che facciamo perché ci piace, magari, ma soprattutto perché è un mestiere, il nostro mestiere. Lo facciamo al meglio delle nostre possibilità, quasi tutti. Poi la sera lasciamo da parte il computer e guardiamo Violetta con i nostri figli o Criminal Minds col nostro compagno. Con i soldi che guadagniamo facciamo la spesa, paghiamo il mutuo o l’affitto, se ci scappa organizziamo le vacanze della nostra famiglia.
Di base, la traduzione è un mezzo. È un servizio che fornisco. Non è un fine, né una questione di esaltazione intellettuale. E questo vale anche per la traduzione editoriale, ovvero il dodismo culturale per antonomasia. Vale cioè anche in quelle situazioni in cui, come diceva Quino in una celebre e illuminante striscia di Mafalda, a pagare il pollo che mangeremo a cena è stato Sartre.
Il cortocircuito, che offre il destro all’annosa e odiosa questione visibilità vs pagamento, nasce da un equivoco, un’illusione, dalla percezione che spesso abbiamo di noi stessi come creature che meritano riconoscimento per via di quel che fanno, per via del modo in cui si guadagnano da vivere. La verità è che la visibilità, se mai esiste, è dovuta al prodotto che realizziamo, prima ancora che a noi che l’abbiamo creato. Noi siamo solo dei prestatori d’opera, nell’accezione più costruttiva, bella, sana che si possa attribuire a questo termine. E ora più che mai è il momento di trarre profitto – e nuovi frutti – da questa consapevolezza.
Per questo, e per evitare che il dodismo ci porti all’estinzione, ci sono alcune cose che cerchiamo di ricordarci costantemente nella nostra pratica quotidiana della traduzione (nel nostro caso non solo editoriale; perché se il pollo non lo paga Sartre, potrà ben pagarlo un albergo a quattro stelle con dodici deliziose suite e letti king size).
Sono i nostri mantra, ma possono agevolmente trasformarsi in consigli da passare sottobanco a chi comincia oggi, a quegli aspiranti traduttori di cui parlavamo all’inizio (e perché no, anche a qualcuno di quelli che hanno già cominciato da un po’):
Pensatevi come lavoratori, e non come semplici appassionati
Non è tanto una questione di come ci vedono gli altri, perché quelli che ritengono che il lavoro altrui si possa pagare con le briciole e le promesse, ex post, se rimane qualcosa, ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre, e non solo nel nostro settore (credere e dare per scontato che sia un problema solo dei traduttori rischia di diventare l’ennesima posa intellettualoide).
Il nostro lavoro è un lavoro come tutti gli altri
Davvero. Bellissimo per noi, a tratti esaltante, ma non per questo diverso dagli altri (immaginiamo che anche un chirurgo plastico possa amare ciò che fa, ma non per questo lo vede come una missione laica). Se questo non lo capiamo noi per primi non possiamo pretendere che lo facciano gli altri.
Non chiudetevi in compartimenti stagni:
esplorate nuove possibilità, associatevi, confrontatevi, deviate dal percorso che avete immaginato come “ideale”. Se avrete il coraggio di lasciarvi alle spalle le storture dell’editoria e della comunicazione, alleandovi con i vostri simili, esplorando e coltivando nuove opportunità anche e soprattutto al di fuori delle strade già battute, potrete accedere a uno scenario che oggi, più che mai, è carico di nuovi potenziali sviluppi per chi fa il nostro mestiere.
Last but not least, date fiducia a chi se la merita
Ci sono, e speriamo ci saranno sempre, nell’editoria e nel mondo delle imprese, committenti con cui è possibile confrontarsi e che rispettano il nostro lavoro, e con loro bisogna continuare ad avere scambi proficui e interessanti.
Voi che potete, non fate come il dodo: voi che potete, spiccate il volo.

Barbara Ronca – Specializzata in narrativa anglofona (ha collaborato con diversi editori indipendenti, tra cui Voland e 66thand2nd) e turismo, negli ultimi anni si è dedicata in particolar modo alla traduzione e revisione di libri, guide turistiche e siti web incentrati sui temi del viaggio (collaborando con case editrici specializzate come EDT – Lonely Planet e Taschen). Si occupa anche di editing, formazione e letture professionali. Dal gennaio del 2015 ha dato vita, insieme alla collega e amica Chiara Rizzo, al freelance duo doppioverso. È docente e coordinatrice didattica di STL dal 2014.
Chiara Rizzo, traduttrice editoriale dall’inglese e socio ordinario dell’Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (AITI) dal 2005, è specializzata in giornalismo, web e divulgazione. Traduce saggistica per diversi editori (tra cui Mondadori, Skira, UTET e Marsilio) e ha collaborato con varie riviste, tra cui “Wired”, “Reset”, “Arab Media Report”, “VoxEurop”, traducendo articoli di attualità perlopiù legati alla politica e in particolare al contesto del mondo arabo. Si occupa anche di editing, ufficio stampa e organizzazione di eventi culturali. Dal gennaio del 2015 ha dato vita, insieme alla collega e amica Barbara Ronca, al freelance duo doppioverso. È docente e intervistatrice ufficiale di STL dal 2016.
Il blog di STL è uno spazio aperto, dedicato al mondo della traduzione.
Se avete segnalazioni o proposte che pensate possano interessare i colleghi oppure volete collaborare con noi presentandoci un progetto di un articolo potete farlo inviando una e-mail a stl.formazione@gmail.com
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La redazione esaminerà il materiale e vi risponderà entro un mese dalla ricezione.
Le parole contano: come scrivere e tradurre usando un linguaggio ampio
CORSO ON LINE CON SESSIONI PRATICHE
A partire dal 24 gennaio 2024
L’obiettivo di questo corso è individuare (e insegnare a utilizzare) le diverse strategie per scrivere e tradurre usando parole che rispettino quante più forme di diversità possibile, con un focus su genere, disabilità e malattia, etnia e religione, età e condizione socioeconomica.
Il corso prevede anche quattro laboratori pratici di traduzione, dall’inglese verso l’italiano, dedicati ciascuno a un settore specifico: medico, moda e lusso, editoriale e localizzazione.
Le esercitazioni si svolgeranno su testi che andranno tradotti alla luce delle nozioni apprese nelle lezioni teoriche.
Leggi TuttoIl post-editing della traduzione automatica
CORSO ON LINE CON DEMO PRATICA
12 e 20 dicembre 2023
Il corso è pensato per chi intende imparare o migliorare le tecniche per effettuare il post-editing della traduzione automatica e poter in tal modo offrire il post-editing tra i propri servizi professionali, impiegandolo come strategia di produttività e di vantaggio competitivo.
Prevede una parte teorica e una demo pratica.
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CORSO ON DEMAND CON SESSIONI PRATICHE E INCONTRI ONE TO ONE
Registrazioni webinar tenuti da aprile a giugno 2023
Il corso è rivolto ad aspiranti traduttori e traduttori professionisti che intendono specializzarsi nella traduzione dei libri fantasy.
Prevede una parte teorica, due esercitazioni e lezioni individuali su prenotazione.
Lingue di lavoro: italiano e inglese
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Registrazione del 4 luglio 2023
Il corso si rivolge sia a chi muove i primi passi nel settore della traduzione sia a chi ha maggior esperienza e vuole acquisire le conoscenze di base necessarie per integrare l’utilizzo della MT nel proprio flusso di lavoro con i CAT, in una prospettiva sia pratica che commerciale.
Leggi TuttoLa transcreation nel marketing e nella pubblicità
CORSO ON LINE CON SESSIONI PRATICHE E INCONTRI ONE TO ONE
A partire dal 3 ottobre
Il corso è rivolto a traduttori e aspiranti traduttori che intendono specializzarsi in transcreation, o esplorare questo ambito.
Prevede una parte teorica, due esercitazioni pratiche e, per chi lo desidera, lezioni individuali.
Lingue di lavoro: Inglese e francese
Leggi TuttoLa traduzione asseverata | Tutto quello che c’è da sapere
CORSO ON DEMAND
Registrazione dei webinar del 6, 9 e 13 marzo 2023
Il corso illustra gli aspetti teorici e pratici legati alla traduzione asseverata.
Nella seconda parte, troverete alcune informazioni sulla procedura di legalizzazione e sull’apostille.
Contiene inoltre una sezione dedicata alle figure di periti e CTU, con specifico riferimento alle attività di asseverazione.
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In questo webinar imparerete a determinare le tariffe di traduzione in base al mercato, alla concorrenza, alla vostra situazione personale e ai vostri clienti.
La docente spiegherà inoltre come calcolare la tariffa minima, quella, per intendersi, sotto la quale non dovreste scendere mai e poi mai!
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CORSO ON LINE CON SESSIONE PRATICA FACOLTATIVA
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Come può un traduttore, soprattutto se alle prime armi, farsi notare dalle case editrici?
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CORSO ON LINE CON SESSIONI PRATICHE
A partire dal 19 aprile ore 17:30-19:00
Il corso è rivolto ad aspiranti traduttori e traduttori professionisti che intendono specializzarsi nella traduzione dei libri fantasy.
Prevede un parte teorica e due esercitazioni.
Lingue di lavoro: italiano e inglese
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CORSO ON LINE
6 e 13 marzo ore 17.30-19.00
Il corso illustrerà gli aspetti teorici e pratici legati alla traduzione asseverata, introducendone i concetti di base e chiarendo alcune regole fondamentali, sempre tenendo ben presente che le prassi effettive dei vari Tribunali in Italia differiscono anche notevolmente.
Nella seconda parte, si daranno alcune informazioni sulla procedura di legalizzazione e sull’apostille (servizi che spesso vengono spesso richiesti al traduttore che assevera la traduzione).
Contiene inoltre una sezione dedicata alle figure di periti e CTU, con specifico riferimento alle attività di asseverazione.
Leggi TuttoLa Palestra del traduttore | Editoriale | Tradurre il turpiloquio
LABORATORIO DI TRADUZIONE EDITORIALE (TURPILOQUIO)
Registrazioni dei webinar del 15 giugno e 8 luglio 2022
1 lezione introduttiva
1 laboratorio pratico
Si articola in una lezione introduttiva sulla traduzione del turpiloquio e in un laboratorio pratico di due ore.
Lingue di lavoro: inglese-italiano
Leggi TuttoLa traduzione medica
PERCORSO DI ALTA FORMAZIONE PER ASPIRANTI TRADUTTORI MEDICI
Registrazione dei webinar tenuti da gennaio ad aprile 2021
Il corso è rivolto a traduttori e ad aspiranti traduttori che desiderano specializzarsi o esplorare l’ambito della traduzione medica.
Lingue di lavoro: inglese, francese e italiano
Leggi TuttoCAT TOOLS | memoQ 9.8 | CORSO BASE
Registrazione dei webinar del 19 e 26 ottobre, 3, 9 e 16 novembre 2021
Il corso ha l’obiettivo di fornire una base per l’utilizzo di memoQ.
Prevede anche esercizi di verifica dell’apprendimento.
Leggi TuttoCome creare un CV efficace per traduttori
Webinar registrato del 6 novembre 2021
Come creare un CV efficace, pratico, funzionale e che dia un reale vantaggio competitivo al traduttore freelance.
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CORSO ON LINE CON SESSIONI PRATICHE
A partire dal 25 gennaio
Il corso è rivolto a traduttori e ad aspiranti traduttori che desiderano specializzarsi o esplorare l’ambito della traduzione medica.
Lingue di lavoro: inglese, francese e italiano
Leggi TuttoTradurre i brevetti
CORSO ON LINE CON SESSIONE PRATICA
A partire dal 20 gennaio
In questo corso imparerete a riconoscere le funzioni e le caratteristiche dei brevetti (con un focus sui brevetti scientifici, medici e chimici) e a tradurli senza farvi spaventare da espressioni e termini all’apparenza astrusi.
Il corso prevede un parte teorica e un’esercitazione.
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👩🏫 TRADURRE IL FANTASY Tutto pronto per cominciare! Oggi, 19 aprile, saremo in aula per la prima lezione. 👉 Se volete aggiungervi e seguire il corso dall'inizio, potete ancora farlo da qui: bit.ly/3Yoju3f 🔸🔸🔸 #tradurreilfantasy #stlformazione #corsipertraduttori pic.twitter.com/KLyqis7Km9
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