Il fisco per i traduttori – Una nuova rubrica di consigli e approfondimenti contabili

Pubblicato il 30 Novembre 2016 alle 9:07 0 Commenti

di Chiara Rizzo

Quale regime fiscale è più adatto per chi svolge l’attività di traduttore freelance? È indispensabile aprire la partita IVA? È utile? Per chi si avvicina al mestiere di traduttore, ma anche per chi lo svolge già da un po’, sono molti i dubbi e gli spauracchi con cui quotidianamente confrontarsi: come trovare nuovi clienti, ma anche e soprattutto come gestirli e come risparmiare senza veder andare in fumo (e volatilizzarsi in tasse) gran parte dei guadagni racimolati.

Per aiutare i traduttori freelance a orientarsi in questo limbo, STL Formazione ha deciso di inaugurare una nuova sezione del sito, Il fisco per i traduttori, gestita dallo Studio Bonavia che dal 2006 si occupa costantemente di consulenza e assistenza qualificata agli operatori professionali del settore. Nella nuova sezione, troveranno spazio approfondimenti e commenti, che affronteranno gli aspetti tecnici delle varie problematiche fiscali prediligendo la messa a fuoco dei fattori di opportunità e/o convenienza, proponendo i consigli e i commenti degli specialisti contabili in merito.

“Con i nostri approfondimenti” precisa Bonavia, “non ambiamo a risolvere il problema di come compilare un modulo o ricordare qual è il giorno di scadenza di un adempimento fiscale, ma intendiamo piuttosto generare spunti di riflessione che possano migliorare la conoscenza del tessuto normativo da parte dei traduttori. Conoscere le principali regole fiscali e contributive non solo consente di superare l’ansia da disorientamento che spesso affligge il traduttore freelance, ma soprattutto può  generare  risparmi: trovo che sia insensato caricarsi di lavoro e incassare maggiori compensi se poi quel guadagno si volatilizza il giorno in cui si versano imposte e contributi. Molti traduttori non conoscono (e quindi non applicano) le regole che la legge ha messo a loro disposizione per dedurre correttamente i costi e ottenere buoni risparmi. Altri ancora non utilizzano regimi contabili favorevoli solo per il fatto che nessuno gliene ha mai illustrato l’esistenza”.

Se vi abbiamo incuriosito, questo è il link alla nuova rubrica da tenere d’occhio. A presto!

Giuseppe Bonavia collabora da diversi anni con STL attraverso docenze e seminari, anche online, e il suo studio pisano di Commercialista e Revisore Contabile assiste i traduttori anche a distanza, avvalendosi dell’esperienza e consulenza di un team di esperti: tra loro il Rag. Francesco Pierigé, che cura direttamente e personalmente le varie forme di consulenza contabile e amministrativa, in qualità di responsabile interno della compliance in materia di legislazione fiscale riferita alla specifica attività, mentre sono dediti a seguire gli adempimenti contabili ed extracontabili la Dott.ssa Debora Marchetti, l’analista contabile Cristina Musso, la Dott.ssa Emanuela Carpita, la Dott.ssa Giuseppina Di Cosmo, la Rag. Michela Bientinesi e la Rag. Angela Maiorano.


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