Il traduttore insostituibile (e infaticabile): intervista a Marco Cevoli

Pubblicato il 6 Marzo 2017 alle 16:36 1 Commento

Il traduttore insostituibile | STL Formazione per traduttori

di Chiara Rizzo

Traduttore tecnico, esperto di localizzazione, grafico e di recente anche autore di un romanzo autopubblicato, l’inesauribile Marco Cevoli è un docente storico di STL Formazione. E proprio da un seguitissimo ciclo di webinar che lo ha visto protagonista per la nostra scuola, Dal curriculum vitae al portfolio online – Come presentarsi efficacemente, ha preso vita il suo nuovo progetto, Il traduttore insostituibile. Specializzazione e posizionamento per i professionisti della traduzione: un manuale rivolto ai professionisti (o aspiranti tali) del nostro settore, miniera di strategie e consigli immediatamente applicabili per definire la propria unicità rispetto alla concorrenza e conquistarsi una propria nicchia nel mercato della traduzione.

Un testo di oltre 100 pagine, suddiviso in 7 capitoli e corredato da altrettante interviste a colleghi di successo (il traduttore tecnico Roberto Crivello, il localizzatore di videogiochi Pablo Muñoz Sánchez, la terminologa Maria Pia Montoro, la traduttrice e copywriter Alessandra Martelli, la traduttrice editoriale Barbara Ronca, la traduttrice e sottotitolista Valentina Stagnaro, la traduttrice letteraria Laura Prandino), per imparare a tarare la propria presentazione in base al profilo – e alle esigenze – dei potenziali clienti, con un occhio di riguardo all’importanza che gli strumenti digitali rivestono oggi nello sviluppo del proprio personal brand.

Il libro è in vendita nei vari formati sulla piattaforma Gumroad, e insieme ad esso è possibile acquistare delle sessioni di consulenza e revisione personalizzata dei propri materiali di promozione da parte di Marco.

In questa intervista, racconta qualcosa di più sul progetto.

Un elemento cardine su cui poni l’accento come premessa al tuo manuale è l’importanza della specializzazione. Diversificarsi e concentrarci su un determinato settore, magari molto specifico, ritieni sia quindi un’opportunità? Non rischia di limitare la gamma dei progetti su cui ci verrà offerto di lavorare?

In realtà è una scelta non esclusiva. Nulla vieta di posizionarsi come esperti di un settore specifico, ma continuare ad accettare lavori anche in altri campi. E no, non ci si limita: il risultato della specializzazione di solito è l’esatto contrario. Se riusciamo a diventare un punto di riferimento nella mente dei clienti, verremo chiamati sempre più spesso, perché saremo la loro prima scelta. Naturalmente bisogna trovare una nicchia grande abbastanza da garantire un potenziale di lavori sufficiente nel tempo.

Da dove partire per individuare la propria nicchia, il settore che ci calza a pennello? Pensi sia più utile puntare sul percorso di studi o piuttosto far leva su interessi personali?

Questo punto viene trattato per esteso nel testo, perché è fondamentale per la buona riuscita del proprio percorso di specializzazione. Visto che stiamo parlando di un cammino difficile e che richiede un investimento considerevole in termini di tempo, sarebbe opportuno individuare un campo che susciti un certo entusiasmo, non importa se legato agli studi o alle passioni personali. Se si sceglie un ambito di lavoro mossi esclusivamente da considerazioni pratiche o meramente economiche, si rischia di esaurire la motivazione in brevissimo tempo. 

Quale pensi sia, oggi, lo strumento di promozione più efficace che un traduttore può utilizzare? CV? Sito? Blog? Presenza sui social?

Dipende dal pubblico che ci si prefigge come obiettivo. Se si cercano clienti diretti, un CV non è efficace, a meno che questi clienti non stiano cercando un traduttore in-house. Invece, se ci si rivolge alle agenzie di traduzione, il CV è ancora uno strumento imprescindibile. In ogni caso bisognerebbe avere un sito, una presenza online strutturata, dove convogliare i contenuti che vogliamo diffondere. Non necessariamente dev’essere un blog. Come nella vita reale offline, chi non ha qualcosa di interessante da dire farebbe meglio a tacere. Intendo dire che creare un blog non dovrebbe essere un’espressione del proprio ego, ma uno strumento mirato a un obiettivo concreto. Internet è pieno di siti che nessuno visita, di blog che nessuno legge. Se si decide di investire in contenuti, essi devono essere rilevanti, unici, approfonditi e interessanti e, soprattutto, dovrebbero stimolare la discussione e l’interazione. Lo stesso vale per i social network, che vanno affrontati con molta attenzione, soprattutto quando stiamo costruendo la nostra reputazione online. Sempre più committenti cercano sui social i profili delle persone con cui collaborano e sarebbe bene non dare di sé un’immagine poco professionale o controproducente.

Dicci una dote che a tuo avviso un traduttore oggi deve imprescindibilmente avere per affermarsi sul mercato e un errore che assolutamente non deve commettere.

Molti, entusiasmati da tutti i discorsi su personal brand, specializzazione, posizionamento, presenza online, dimenticano l’aspetto fondamentale di chi presta servizi: l’attenzione al cliente e la qualità del servizio fornito. Quindi va bene avere un blog sgargiante che fa i fuochi d’artificio e raggiunge migliaia di persone, ma prima di tutto bisognerebbe saper tradurre, conoscere perfettamente la lingua di partenza e quella d’arrivo, oltre che rispondere tempestivamente alle richieste e curare la relazione con i clienti.

D’altro canto, un errore molto comune è quello di rimirarsi costantemente l’ombelico, lamentarsi delle tariffe, del comportamento delle agenzie, dell’estrema competitività del settore, ecc. concentrandosi in modo maniacale sugli aspetti linguistici o formali. Io la chiamo la “sindrome dei doppi spazi”. Manca la consapevolezza che la traduzione è quasi sempre soltanto un ingranaggio di una catena di valore molto più lunga, i cui perni essenziali sono altri, non i doppi spazi, appunto. Altrimenti non si spiegherebbe come, nonostante il proliferare di traduzioni pessime, il mondo continui a girare.

Se volete acquistare l’e-book, potete farlo da QUESTO LINK. Insieme all’ebook è possibile acquistare anche:

– 30 minuti di consulenza personalizzata online (via Skype o sistema simile)

– una revisione completa del CV. La revisione comprende l’analisi del curriculum vitae, un resoconto personalizzato con le azioni da compiere per migliorarlo e una seconda revisione del curriculum dopo le modifiche introdotte dall’utente.

  1. […] e presentarsi in modo efficace se si vuole lavorare nel campo della traduzione ad ampio raggio. In questa intervista l’autore ne racconta i contenuti. «Va bene avere un blog sgargiante che fa i fuochi […]


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