Le parole contano: come scrivere e tradurre in modo inclusivo

Pubblicato il 26 Marzo 2023 alle 17:41 0 Commenti

Le parole contano | Come scrivere e tradurre in modo inclusivo | STL Formazione


Consigli ed esempi su come creare testi chiari e rispettosi delle diversità 


Registrazioni del 25 gennaio, 1, 8 e 15 febbraio, 8 marzo 2023


Progettazione e coordinamento didattico: Ruben Vitiello e Sabrina Tursi
Docenti: Vera Gheno, Jessica Mariani e Ruben Vitiello
Con la partecipazione di Silvia Barra e Valentina Daniele


Il corso, rivolto a chiunque lavori nel settore della traduzione, della localizzazione o della creazione di contenuti e desideri imparare a scrivere e/o tradurre in modo più inclusivo, è stato proposto in diretta on line a gennaio 2023 ed è ora disponibile in questo formato registrato.

PREZZI E LINK AL FORM DI ISCRIZIONE IN FONDO ALL’ARTICOLO ???

Il linguaggio inclusivo può sembrare una questione puramente ideologica, ma in realtà è una faccenda molto pratica che può riguardare diversi tipi di contenuto: romanzi, saggi, portali di assistenza clienti, comunicati istituzionali, newsletter, siti web, social media, campagne di marketing, videogiochi, software e applicazioni, sottotitoli e altri ancora.

L’obiettivo di questo corso è individuare pro e contro delle diverse strategie per scrivere e tradurre usando parole che rispettino quante più forme di diversità possibile, con un focus su genere, disabilità e malattia, etnia e religione, età e condizione socioeconomica.

In un’ottica di inclusività più ampia, forniremo anche indicazioni per creare testi che risultino chiari e comprensibili a prescindere dalla condizione cognitiva e dal livello di istruzione della persona che legge.

Ciascun argomento sarà affrontato in modo pragmatico, attraverso numerosi esempi praticicorrezioni guidate e testimonianze dirette.


STRUTTURA DEL CORSO

Il corso si compone di 5 moduli registrati (in formato video), preceduti da un incontro di presentazione.
Durata del corso: 7 ore.

Nel modulo 1 analizzeremo la cornice sociale e sociolinguistica in cui nasce e si muove il linguaggio inclusivo, così da avere il contesto necessario per passare agli aspetti più pratici della scrittura. Parleremo del ruolo dei social media, di cos’è la diversità e di come il concetto stesso di “inclusività” a volte sia un po’ riduttivo. Tutti questi elementi ci aiuteranno a rispondere a una delle domande più ricorrenti su questo argomento: ma quindi è vero che non si può più dire niente?

Nel modulo 2 vedremo cos’è il maschile sovraesteso e come lo si può evitare per creare forme neutre o in cui sia visibile il genere femminile. Ci muoveremo dal particolare al generale, così da vedere tanto gli aspetti grammaticali quanto stereotipi e automatismi linguistici. Parleremo anche di persone transgender e non binarie, asterischi e schwa. E con una breve intervista a Silvia Barra, scopriremo che non tutti gli ambiti si prestano alle soluzioni inclusive.

Nel modulo 3 partiremo da stereotipi e pregiudizi che interessano le persone con disabilità o malattia e le persone non bianche o non cristiane, quindi passeremo in rassegna quali sono le parole più rispettose per riferirsi a loro. Una volta apprese queste linee guida, le dimenticheremo tutte entrando con Valentina Daniele nel mondo dell’editoria, dove il linguaggio irrispettoso può essere cifra autoriale da conservare anche in traduzione.

Anche l’età e la condizione economica possono diventare strumenti di discriminazione. Come nella lezione precedente, nel modulo 4 useremo stereotipi e pregiudizi come base di partenza per delineare quali espressioni andrebbero evitate e quali preferite. Queste due ultime caratteristiche sociali faranno da ponte verso il secondo nucleo del corso, ovvero la scrittura chiara. Quando un testo è rivolto a un pubblico ampio e riguarda i diritti delle persone, non basta che usi parole rispettose: deve anche essere facile da comprendere. Usando come esempio le buone pratiche adottate nelle comunicazioni dell’Unione europea, analizzeremo quali sono le caratteristiche di un testo scritto o tradotto con consapevolezza rispetto a obiettivo e target di riferimento.

Il corso prevede la possibilità di esercitarsi su alcuni testi che saranno inviati al momento dell’iscrizione. L’esercizio è facoltativo e si svolgerà in autonomia (le esercitazioni non devono essere inviate alla Scuola e non vengono corrette dai docenti). Una volta lavorato sui testi, potrete poi confrontare le vostre rese con quelle presentate dai docenti, che sono illustrate in modo dettagliato nel modulo 5 e inviate anche in formato testo insieme agli altri materiali didattici. Se non intendete cimentarvi ma soltanto ascoltare le considerazioni fatte durante il laboratorio, vi consigliamo comunque di leggere molto bene i testi prima di visionare l’ultima lezione, in modo da seguire al meglio le spiegazioni.

Le esercitazioni si svolgeranno su testi di varia natura, estratti ad esempio da applicazioni, pagine web, email promozionali, documenti accademici. I contenuti andranno tradotti dall’inglese all’italiano, alla luce delle nozioni apprese nei moduli precedenti.

Se al termine del corso avrete domande in sospeso relativamente agli argomenti trattati, potrete naturalmente inviarle alla Scuola. La nostra segreteria didattica provvederà a inoltrarle ai docenti.


MATERIALI DIDATTICI

  1. Registrazioni audiovideo delle lezioni tenute in diretta
  2. Slide di ciascuna lezione
  3. File della bibliografia citata
  4. Rese degli esercizi di traduzione
  5. Un ricchissimo file pdf con tutti i materiali condivisi sul gruppo FB del corso tra una diretta e l’altra

A CHI È RIVOLTO IL CORSO? 

Il corso si rivolge a chiunque lavori o voglia lavorare nel settore della traduzione, della localizzazione o della creazione di contenuti e desideri imparare a scrivere e/o tradurre in modo più inclusivo. Esempi e casi d’uso si concentrano su ambiti tecnici, come giornalismo, UX writing e comunicazione istituzionale, ma nel modulo 3 faremo un salto anche nel mondo della traduzione editoriale.

Le strategie che saranno illustrate potranno essere utilizzate per soddisfare clienti che chiedono di loro iniziativa questo tipo di scrittura o anche proposte a propri clienti, come valore aggiunto.


LINGUA DI LAVORO

Aspetti teorici ed esempi pratici si concentreranno sull’italiano, così che le strategie di scrittura possano funzionare a prescindere dalla lingua di partenza, ma vedremo anche i problemi legati alla traduzione di parole e forme particolari in inglese, come ad esempio il singular they e la n-word.


Chi lo desiderà potrà richiedere a fine corso un attestato di frequenza.


Una volta compilato il modulo in basso e completata l’iscrizione on line, al partecipante verranno fornite le credenziali di accesso ai video e ai relativi materiali didattici.

Qui sotto due brevi estratti del corso.


Credits: la foto dell’articolo è su Canva


PRESENTAZIONE DEL CORSO (Ruben Vitiello)


Una rapida panoramica su contenuti e docenti.

MODULO 1 - LEZIONE INTRODUTTIVA


Docente: Vera Gheno

Prima di affrontare gli aspetti pratici della scrittura inclusiva, è giusto partire dalle basi. Cosa caratterizza il tessuto sociale e sociolinguistico in cui viviamo? Che ruolo giocano le parole? Come possiamo orientarci in un contesto così vario e frammentato senza farci bloccare dalla paura di sbagliare? Questa lezione introduttiva risponderà a queste ed altre domande frequenti sull’argomento e sarà un punto di partenza per i moduli successivi.

  1. Il peso della parola sui social media
  2. Normali e diversi nella società contemporanea
  3. La diversità come insulto
  4. Oltre l’inclusività: la convivenza delle differenze, il linguaggio ampio e la relativizzazione del punto di vista
  5. “Non si può più dire niente?”. Attivismo, wokeness e degenerazioni del concetto di politicamente corretto

MODULO 2 - GENERE


Docente: Ruben Vitiello

Esamineremo pro e contro delle strategie per aggirare il maschile sovraesteso o visibilizzare il genere femminile. Tutte le soluzioni a nostra disposizione devono essere calate nel contesto: grazie a Silvia Barra e alla sua esperienza nella traduzione medica, vedremo come a volte lo spazio di manovra in questo senso sia molto poco. Passeremo quindi alle parole per rifersirsi alle persone transgender e le soluzioni non convenzionali per gestire i generi non binari in italiano. I consigli di questo modulo saranno una buona base di partenza anche per gestire le altre forme di diversità che tratteremo negli altri moduli.

  1. Sesso, genere, orientamento
  2. Il maschile sovraesteso
  3. Strategie di neutralizzazione
  4. Strategie di visibilizzazione
  5. Stereotipi e pregiudizi
  6. Persone transgender, non binarie e singular they
  7. Uscire dalla norma, con cognizione

Questa lezione ospiterà, come anticipato sopra, Silvia Barra, traduttrice specializzata in traduzione medica e scientifica e docente di STL in ambito medico.

MODULO 3 - DISABILITÀ E MALATTIA | ETNIA E RELIGIONE


Docente: Ruben Vitiello

Analizzeremo il concetto di disabilità nelle sue diverse declinazioni e vedremo come si incrocia con quello di malattia. Dopo aver passato in rassegna stereotipi e pregiudizi che gravitano attorno a questa forma di diversità, vedremo quali sono le parole più rispettose per parlarne. Applicheremo poi la stessa struttura all’etnia e la religione. E con Valentina Daniele, traduttrice editoriale dal 1999, ci confronteremo con i vincoli imposti dalla voce autoriale: come ci si comporta quando un libro contiene la n-word e altre parole irrispettose nei confronti di donne, persone transgender o persone nere?

  1. Disabilità e malattia
    – Abilità vs. disabilità
    – Stereotipi e pregiudizi
    – Buone pratiche di scrittura
  2. Etnia e religione
    – Razza: esiste o non esiste?
    – Stereotipi e pregiudizi
    – Buone pratiche di scrittura

Valentina Daniele è traduttrice editoriale dall’inglese e dal tedesco, specializzata in letteratura per ragazzi, e docente di STL in ambito editoriale.

MODULO 4 - ETÀ E CONDIZIONE SOCIOECONOMICA | SCRITTURA CHIARA IN AMBITO ISTITUZIONALE


Docenti: Jessica Mariani e Ruben Vitiello

Nella prima parte ragioneremo sui concetti di gioventù e vecchiaia e come si intrecciano con la condizione socioeconomica. Da qui, parleremo ancora una volta di stereotipi e pregiudizi e come evitarli nei nostri testi.

Nella seconda parte, affronteremo i principi con cui vengono progettate e redatte le comunicazioni dell’Unione europea (UE). Quando si scrivono o traducono testi destinati a milioni di persone con lingue, culture e sensibilità diverse, ragionare a monte su quale sia il modo migliore per far arrivare il messaggio è fondamentale. E se usare parole rispettose è importante, scrivere in modo chiaro lo è ancora di più. Perché nei testi di pubblica utilità, la chiarezza permette alle persone di godere dei propri diritti e sentirsi incluse e partecipi nella società, a prescindere dalle loro caratteristiche cognitive e dal loro livello di istruzione.

Per prima cosa illustreremo quali tipi di documenti vengono prodotti nell’UE, da chi vengono redatti e quali sono obiettivi misurabili e target di riferimento di ciascuno. Da qui, daremo consigli pratici per rendere i testi facili da navigare, comprensibili e utili per chi li legge.

Tutte le indicazioni specifiche fornite in questa sezione possono essere trasportate e applicate ad altri ambiti, da quelli più formali a quelli meno regolati, per scrivere e tradurre documenti legali, pagine web e testi generalisti.

  1. Età e condizione socioeconomica
    – Gioventù vs. vecchiaia
    – Stereotipi e pregiudizi
    – Buone pratiche di scrittura
  2. Scrittura chiara:
    – Breve introduzione alla progettazione e alla redazione delle comunicazioni dell’Unione europea 
    – Individuazione e comprensione degli obiettivi del cliente e dei target di riferimento specifici
    – La struttura ideale di un testo
    – Le caratteristiche linguistico-sintattiche e terminologiche di un testo chiaro
    – Consigli pratici per ridurre ambiguità e inesattezze, con riferimenti al linguaggio inclusivo.

MODULO 5 - LABORATORIO


Docenti: Jessica Mariani e Ruben Vitiello

  • I docenti espongono le rispettive rese e si soffermano sulle maggiori criticità emerse.
  • Considerazioni conclusive.

COME FUNZIONANO I NOSTRI CORSI ON DEMAND

CORSI ON DEMAND sono le registrazioni di corsi online erogati in precedenza e messe successivamente a disposizione sul sito: la soluzione perfetta per chi fatica a partecipare alle lezioni online o per chi si è perso un corso che gli interessava particolarmente. Il bello di questi corsi è che, essendo registrati, consentono una grande elasticità per quanto riguarda i tempi e la modalità di partecipazione.

Includono inoltre le domande poste dagli studenti che hanno partecipato alla diretta: la fruizione risulta dunque interattiva, stimolante e coinvolgente, anche se in differita.

In caso di dubbi o domande sugli argomenti trattati è comunque sempre possibile contattare i docenti tramite STL.

Se volete approfondire potete farlo da questo link.

I DOCENTI

Vera Gheno, sociolinguista, traduttrice dall’ungherese e divulgatrice, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca e per quattro anni con la casa editrice Zanichelli. Ha insegnato come docente a contratto all’Università di Firenze per 18 anni; da settembre 2021 è ricercatrice di tipo A presso la stessa istituzione. La sua prima monografia è del 2016: “Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi)”; del 2017 è “Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network” (entrambi per Franco Cesati Editore). Nel 2018 è stata coautrice di “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” (Longanesi). Nel 2019 ha dato alle stampe “Potere alle parole. Perché usarle meglio” (Einaudi), “La tesi di laurea. Ricerca, scrittura e revisione per chiudere in bellezza” (Zanichelli), “Prima l’italiano. Come scrivere bene, parlare meglio e non fare brutte figure” (Newton Compton), “Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole” (EffeQu); è del 28 aprile 2020 l’ebook per Longanesi “Parole contro la paura. Istantanee dall’isolamento”. Nel 2021 pubblica “Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole” (con Federico Faloppa, Edizioni Gruppo Abele) e “Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole” (Einaudi). È del maggio 2022 “Chiamami così. Normalità, diversità e tutte le parole nel mezzo” (Il Margine). È docente di STL dal 2018.

Ruben Vitiello si laurea nel 2009 a Torino in informazione scientifica sul farmaco, ma bastano pochi colloqui per capire che la carriera di rappresentante non gli si addice. Dopo un periodo trascorso a pensare cosa fare da grande, scopre che esiste un settore in cui conoscere l’inglese, saper scrivere e interessarsi alla tecnologia non sono solo passioni ma strumenti di lavoro: la localizzazione. Concluso un master all’Agenzia tuttoEUROPA, nel 2011 si trasferisce a Genova e inizia a lavorare come traduttore in agenzia. Nel 2018 si sente pronto a una nuova avventura e va all in, trasferendosi a Barcellona e diventando freelance. Sempre nel 2018 inizia a interessarsi al lato pratico del linguaggio inclusivo. Due anni più tardi, pubblica una guida gratuita online che ha aiutato e ispirato molte persone che, come lui, scrivono per lavoro. Da allora continua ad approfondire le sue conoscenze in fatto di inclusione e diversità e ha tenuto diversi corsi e presentazioni sull’argomento. È docente di STL dal 2022.

Jessica Mariani lavora a Bruxelles come addetta comunicazione presso la Direzione Generale “Istruzione, gioventù, sport e cultura” (EAC) della Commissione europea. Dal 2013 si occupa della relazione tra comunicazione istituzionale, terminologia e traduzione osservando il fenomeno da punti di vista diversi. Ha scritto e tradotto comunicati stampa presso il Parlamento europeo per poi dedicarsi alla ricerca ed insegnamento accademico e dare vita all’iniziativa “Il kit del traduttore: dalla teoria alla pratica”. È autrice di “Migration in Translation”, uno studio sulla terminologia della migrazione nei testi istituzionali – vincitore agli “EAFT Awards” – che svolge in collaborazione con l’Unità di Terminologia e l’Ufficio Stampa del Parlamento europeo a Lussemburgo e Bruxelles. Jessica è Dottore di Ricerca in Studi Traduttivi e terminologa certificata ECQA e docente di STL dal 2019.


CHI HA SEGUITO LA DIRETTA DICE CHE…

♦️ Lezioni chiare ed esaustive su un tema complesso che al momento ha spesso più domande che risposte. Conoscevo già alcuni dei temi affrontati, ma il corso mi ha comunque arricchito e dato prospettive nuove.

♦️ Ho apprezzato moltissimo la preparazione e la professionalità degli insegnanti e delle ospiti.

♦️ Mi è piaciuto molto il modulo con l’incredibile e sapientissima Vera Gheno e in generale tutti gli esempi e le soluzioni forniti da Ruben Vitiello su come evitare certi termini e certe problematiche di inclusività (ho apprezzato tantissimo le tabelle comparative tra linguaggio non inclusivo e inclusivo).

♦️ Brava Sabrina e brave/i tutte/i di STL. Riuscite sempre a concepire corsi super formativi e ben strutturati, tenuti da docenti preparatissimi/e e con un solido ancoraggio teorico alla base della parte di esercitazione.

♦️ Molto interessante il modo in cui è stato trattato questo argomento, con tante spiegazioni ed esempi reali. Grazie per averli condivisi.

♦️ Proprio un bel corso, quello che ci voleva per fare un po’ di chiarezza e soprattutto per prendere coscienza delle differenti sensibilità di chi legge i testi che traduciamo. 

PREZZI (IVA ESCLUSA)

Una volta compilato il form di iscrizione qui sotto, vi arriverà il preventivo (iva inclusa) con l’indicazione delle modalità di pagamento.


  • Tariffa intera: 160,00 euro
  • Tariffa riservata agli under 26 e agli allievi STL*: 125,00 euro

* Sono considerati allievi STL tutti coloro che hanno partecipato ad almeno un corso organizzato dalla nostra scuola.


Per iscriversi è necessario compilare l’apposito MODULO DI ISCRIZIONE ON LINE. Dopo aver cliccato su “Invia modulo” riceverete entro 24 ore una e-mail di conferma di avvenuta iscrizione contenente il preventivo, Iva inclusa, e le coordinate di pagamento. È possibile pagare tramite bonifico bancario oppure via Paypal.

Il pagamento dev’essere perfezionato entro 3 giorni dal ricevimento della e-mail di conferma di cui sopra.

Il costo dei corsi è deducibile dal reddito dei titolari di Partita IVA ai sensi del T.U.I.R (Testo Unico Imposte Redditi) e l’IVA è detraibile al 100% ai sensi del DPR 633/72 e successive modifiche.

Per ulteriori informazioni contattare direttamente l’organizzazione del workshop al seguente indirizzo e-mail: stl.formazione@gmail.com oppure al numero: +39 347 397 29 92


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