Le tariffe di Elisabetta

Pubblicato il 3 Ottobre 2011 alle 8:42 2 Commenti

Quando ho cominciato a lavorare da freelance ho avuto una fortuna sola: incappare in Elisabetta Sandri. Se non fosse stato per lei probabilmente sarei ancora qui a chiedermi perché mai nessuna agenzia italiana, all’epoca, rispondeva alle mie mail di presentazione. Traduttrice specializzata nel settore giuridico, avvocato con un’esperienza decennale alle spalle… inserivo le informazioni essenziali e inviavo le mail in modo mirato ad agenzie che lavoravano molto in ambito legale … e non mi contattava nessuno… Fino a che Elisabetta (titolare della Mauscript, una delle agenzie cui avevo scritto) decise di dedicare 5 minuti del suo tempo a quella folle traduttrice che pensava di poter lavorare con le agenzie italiane a 30,00 euro/cartella!!!

Il nostro scambio di mail è stato stato talmente assurdo che siamo diventate amiche prima ancora che colleghe e, ovviamente, abbiamo lavorato pochissimo insieme nel settore delle traduzioni!! In quei famosi 5 minuti ho capito immediatamente che:

1° avrei dovuto subito cambiare target

2° non sarebbe stato semplicissimo lavorare da freelance

Questo post è dedicato a lei, che oggi non c’è più, ma che porto sempre nel cuore anche se mi sembra di ricordarla troppo poco per quanto invece è stata importante per me.

Il 23 ottobre  a Pisa verrà premiata, in occasione del  Book Festival, la miglior libreria indipendente 2011. E’ il Premio Montescudaio, dedicato dal 2008 alla memoria di Elisabetta. Una piccola occasione per pensare a lei in un contesto che le era caro.

  1. Roberto Di Scala ha detto:

    Ciao Sabrina,

    sono Roberto, il “colly” di Elisabetta. Condividiamo tutti la fortuna di essere incappati in Betta, io tra i primi. E ci fa un grande piacere, a me e a lei, vedere che quanto abbiamo iniziato noi con la Mauscript, nel nostro piccolo, sul mercato pisano, abbia attecchito e sia portato avanti con tanta professionalità da amici e colleghi.
    Un caro saluto e un augurio perché questa avventura di traduzioni e corsi possa continuare felice finché ne avrai voglia.

    Roberto

    PS: c’è però una cosa che non potrà mai avere alcun corso non-Mauscript: i salamini e il pane che Betta portava e che io affettavo nel retro giusto prima della pausa pranzo 😉

  2. Raffaele Tutino ha detto:

    Bello questo ricordo di Elisabetta. Grazie per averla ricordata 🙂

    Raffaele


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