PILLOLE DI SEMINARIO – La filiera del libro, un post di Chiara Marmugi

Pubblicato il 13 Febbraio 2012 alle 10:28 0 Commenti

Ancora qualche anticipazione, in attesa del primo dei seminari sulla traduzione editoriale proposti da STL a partire da quest’anno.

Chiara Marmugi, docente del corso del 25 febbraio prossimo, ci parla di uno degli argomenti che tratterà in quell’occasione: la filiera del libro, ovvero il percorso che il libro segue, dalla stesura del manoscritto in lingua originale all’uscita in traduzione.

Un autore, esordiente o meno, che voglia pubblicare un romanzo, stipulerà con una casa editrice del proprio Paese un contratto editoriale, cedendole per un tot di anni i diritti del proprio testo (qui i dettagli, e ricordate che l’autore non dovrà mai pagare un euro di tasca propria, il perché lo spiega Michela Murgia). La casa editrice metterà a sua disposizione un revisore, o editor, che discuterà con lui forma e contenuto del testo. Una volta raggiunta una versione condivisa sia dallo scrittore che dall’editor, il testo passerà al revisore di bozze, che si limiterà a correggere i refusi.

Se il libro ha successo e un editore straniero vuole pubblicarlo, contatta l’editore del testo in lingua originale, dal quale acquista i diritti per la traduzione nella lingua di arrivo. A volte il contatto tra l’autore e il primo editore o tra i due editori viene mediato da un’agenzia editoriale o da uno scout letterario, addirittura alcune case editrici affidano tutto il lavoro con l’estero a un singolo agente.

Una volta che i diritti sono stati acquisiti entra in scena il traduttore, che prima di iniziare il suo lavoro dovrà firmare un contratto di traduzione con il secondo editore, in cui gli cede i diritti del proprio testo per un tempo determinato (una serie di esempi di contratto è consultabile qui, si tenga però presente che il traduttore ha sempre il diritto di paternità dell’opera, ovvero il suo nome deve comparire sul testo tradotto, e di integrità, vale a dire che quanto da lui scritto non può essere modificato senza il suo consenso). Una volta terminata, la traduzione passa per le mani di un revisore, che non si cura del contenuto, ma solo della forma del testo, controllando che non ci siano errori di comprensione, di resa, né parti mancanti. Il testo rivisto torna poi al traduttore, che accetta o rifiuta i suggerimenti del revisore, e lo scambio prosegue finché non si giunge a una versione condivisa da entrambi. Il testo passa infine al revisore di bozze, che corregge gli eventuali refusi rimasti. Una volta che il testo è stato stampato, si passa alla distribuzione e alla vendita dello stesso, e l’autore e il traduttore rientrano in gioco, eventualmente, per la campagna promozionale.”

Il resto al corso, vi aspettiamo!


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