Chi è traduttore alzi la mano | La storia di Gianni Davico (bis!)

Pubblicato il 23 Agosto 2021 alle 16:46 0 Commenti

 

Chi è traduttore alzi la mano | La storia di Gianni Davico

Chi è traduttore alzi la mano – Storie di una professione

Alzo la mano di nuovo – cinque anni dopo | di Gianni Davico


Nel 2016 ho raccontato la storia relativa al mio rapporto col mondo della traduzione. Ora, qui, cerco di riflettere su che cosa è successo da allora.

Tesi & testi è sempre lì. Ci sono state congiunture complesse (a chi non sono capitate?), ma con un certo orgoglio posso dire che da venticinque anni continuo a fare lo stesso mestiere, a gestire la stessa azienda, a servire clienti e ad avere amici traduttori che conosco e stimo da decenni.

È sempre lì, sì, ma nello stesso tempo non è più lì: nel senso che il lavoro cambia perché segue il mondo che cambia. Cambiano le tecnologie, e devi starci al passo altrimenti sei fuori (so bene che non si può rimanere fermi, ma solo andare avanti oppure indietro, sopra oppure sotto); cambiano i settori trattati (ad esempio la traduzione tecnica “classica” è morta ab illo tempore, e noi oggi ci occupiamo in grande maggioranza di marketing e turismo); cambiano i clienti (seguendo i settori – o forse è il contrario?).

Ci sono stati momenti di grande scoramento: a volte tiro le somme e non sono molto soddisfatto. Ma del resto “l’ectoplasma / d’uno scampato” (per dirla con Montale) che talvolta s’incontra “non sembra particolarmente felice”. (Qui il discorso deraglierebbe e si ramificherebbe anzichenò.)

Ecco, vorrei dire all’unisono che non ho paura del futuro e che ne ho paura; ma non lo so dire. Che ne abbia paura è probabilmente ovvio; ma nemmeno ne ho, perché – lo dico con le parole di Pavese nella lettera ad E. del 14 ottobre 1932 – “io farò tant’altro. Studierò e lavorerò per fare della mia vita la cosa migliore e più bella di cui sarò capace. Per ora vedo quest’avvenire un po’ confusamente, ma non mi spaventa. Ho passato dei momenti atroci nella mia vita e sono ancora qui”.

Per dire che possiamo parlarci addosso quanto vogliamo, ma il mondo è comunque un posto bello e degno; e forse anch’io, come tutti, prima o poi troverò il mio posto preciso.

Invece, per venire più nello specifico del campo delle traduzioni per aziende, ecco a seguire qualche tendenza che avverto e qualche nota operativa.

1. Nessun traduttore può più prescindere dalla tecnologia conosciuta e utilizzata in maniera pesante e decisa. Come il computer era lo stato dell’arte venticinque anni fa, oggi ci sono strumenti – vari e variegati – di cui un traduttore non può fare a meno.

2. Io devo continuare a essere in grado di attrarre talenti. Perché da una parte è vero che un’attività che prosegue da un quarto di secolo deve per forza essere basata su persone in gamba, altrimenti sarebbe già stata buttata fuori dal mercato da tempo, ma nello stesso tempo la conoscenza invecchia e va dunque rinnovata.

3. Piaccia o no, la strategia digitale è fondamentale per il successo di qualunque azienda; ma per come la vedo io non si tratta soltanto di comprare dei servizi di una qualche agenzia di marketing, per quanto capace; si tratta in primo luogo di immaginare un percorso e poi prendere quella strada senza indugi. Vivere una strategia, innanzitutto.

4. La traduzione automatica, certo; il post editing, certo; ma comunque il saper scegliere le parole giuste, quelle che vendono idee o prodotti, è allo stesso tempo un’arte e una tecnica per ora non replicabile. Quindi no, al momento all’orizzonte la morte del traduttore non compare.

Ma insomma se io mi metto a scrivere viene fuori molto più volentieri della filosofia spicciola che non dei veri pensieri legati al mondo della traduzione. E allora chiudo citando Giovanni Giudici:

Ho l’età

in cui dovrei fare ciò che volevo
fare da grande e ancora non l’ho deciso.
Faccio quello che faccio, altra scelta non ci sarà.


Gianni Davico ha fondato Tesi & testi nel 1995 e la amministra da allora. Nel 2005 ha pubblicato L’industria della traduzione, libro di riferimento per il mercato delle traduzioni in Italia.

Alcuni suoi articoli sull’industria della traduzione:

 

Alcuni suoi blog:


 

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