A passeggio per il mondo

Pubblicato il 25 Luglio 2016 alle 12:41 0 Commenti

di Laura Baldini

Mi pare sia arrivato il momento giusto per parlare (magari per i più anche per partire) di viaggi e vacanze. A tal proposito vorrei consigliarvi alcuni libri-guida su sei bellissime città europee che potrebbero ispirarvi degli itinerari e dei luoghi un po’ insoliti, ma frequentati assiduamente da letterati e artisti che in queste città hanno vissuto.

Solo a Parigi e non altrove (Luigi La Rosa, ed. Ad est dell’equatore): l’autore lo ha definito un libro “camminativo” perché il lettore viene preso per mano e condotto attraverso gli arrondissement, sulle tracce degli artisti che hanno abitato la Ville Lumière. Volete vedere il punto esatto in cui Arthur Rimbaud ha declamato per la prima volta la sua celeberrima Le Bateau Ivre? Vi piacerebbe cenare a La Tour d’Argent, il ristorante frequentato da Paul Verlaine? Siete curiosi di visitare la casa di Édith Piaf (si dice che la madre la avesse partorita sull’ingresso) o di Van Gogh quando si innamorò  di una ristoratrice italiana? Insomma Parigi è una città che si fa raccontare anche attraverso le storie di chi vi ha trascorso una parte della vita, basta sapere dove guardare.

La Literary Map of London, creata dall’artista grafico Dax e la designer Anna Burles (acquistabile sul sito runforthehills.bigcartel.com) sembra quasi la cartella del Gioco dell’Oca dove sono indicati migliaia di nomi di letterati e le citazioni di 250 opere, riferimenti collocati nei luoghi in cui i personaggi hanno vissuto. Non c’è però il rischio di dover rimanere fermi un giro! Quindi, tutti sulle tracce di Sherlock Holmes in Regents Park, Marylebone Road e, ovviamente, Baker Street dove abitava, all’inesistente numero 221B, il più famoso detective del mondo, per poi programmare una girata nella zona di Liverpool Road, in omaggio a Charles Dickens perché fu proprio da quella strada che il suo Oliver Twist entrò a Londra.

A spasso per Berlino (Vincenzo De Lucia, ed. Midgard) ci mette a disposizione un fantastico e non convenzionale “cicerone” che guidi il turista per la città attraverso le «narrazioni di grandi personaggi della letteratura, dell’arte e della storia berlinese». Bertold Brecht, Albert Einstein, Rosa Luxemburg, Franz Kafka, Heinrich Von Kleist: si ripercorrono le loro orme, «i luoghi che hanno frequentato, scoprendo angoli nascosti, un po’ fuori dalle tappe obbligate del turismo di massa ma paradigmatici della storia culturale e della vita berlinese». Potete quindi girovagare nel quartiere bavarese di Schöneberg intorno a Bayerischer Platz, dove Albert Einstein trascorse quasi tutti i suoi anni berlinesi, o recarvi al Berliner Ensemble, il teatro fondato da Bertolt Brecht e dalla moglie Helene Weigel, nel quartiere Mitte, dietro la stazione di Friedrichstrasse. Un viaggio un po’ diverso, tra i quartieri della città e nella sua storia, che rivela almeno una piccola parte dei tanti, affascinanti, a volte contraddittori volti di Berlino.

Madrid insolita e segreta (Veronica Ramirez Muro, traduzione di C. Toffolo e E. Taibi, ed. Jonglez) invita il turista a visitare la città quasi come fosse un labirinto colmo di angoli segreti e dimenticati dietro ai quali possono nascondersi curiosità e tesori preziosi. Non siete curiosi di andare a vedere la statua dedicata alla “abuela rockera”, in Calle de Peña Gorbea, che omaggia Ángeles Rodríguez Hidalgo, argentina residente a Madrid, che a novant’anni scoprì le gioie del rock partecipando a tutti i concerti che si tenevano nella capitale spagnola e non solo? Oppure potrete essere accompagnati in uno dei luoghi emblematici legato alla figura di Miguel de Cervantes, la chiesa e il convento delle Trinitarias Descalzas in Calle Lope de Vega, dove si pensa che siano sepolte le spoglie mortali di Cervantes e della moglie.

A Lisbona con Antonio Tabucchi (Lorenzo Pini, ed. Giulio Perrone), un bellissimo libro dedicato alla Lisbona raccontata e amata dallo scrittore pisano che qui ha vissuto gran parte della sua vita (e qui è sepolto nel cimitero dos Prazeres). Pini ci permette di conoscere la città attraverso le opere di Tabucchi, soprattutto Sostiene Pereira, tratteggiandone la storia e la sua affascinante atmosfera: luoghi, quartieri, strade, giardini, ma anche piatti e vini della sua tradizione. Il libro contiene anche un’utilissima appendice con le indicazioni per ripercorrere la città sulle orme dei personaggi dei romanzi di Tabucchi. Come non andare al mitico Café Orquidea, dove Pereira si fermava per gustare la sua famosa omelette alle erbe? O in Rua Rodrigo da Fonseca, dove si trovava il suo ufficio, al numero civico 66, numero che, come specificò Tabucchi scherzando con i lettori, non esiste perché le case passano “come per miracolo” dal civico 62 al civico 70.

Infine un tocco di campanilismo: per chi volesse farsi un giro in Toscana e passare da Pisa, consiglio Sotto il cielo di Pisa (Alessandro Agostinelli-Daniele Luti, ed. ETS) un libro per passeggiare nelle strade della nostra città guidati dalle parole dei grandi della letteratura che di Pisa hanno scritto o che qui hanno vissuto.

Buone vacanze!


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